venerdì 14 marzo 2008

Pan dolce con arance candite, muesli e zenzero

Questa mattina mi sono svegliata con in casa il profumo di un esperimento ... Mi spiego meglio: ho approfittato della notte per preparare un pane dolce (speravo buono) per la colazione, sempre nell’ottica di svuotare un po’ la dispensa.
Gli ingredienti da “far fuori” erano, nell’ordine: muesli di tipo classico, quelli con uvetta, e scorze di arancia candita che ho preparato qualche tempo fa seguendo
la ricetta di Piero
, ma in cui devo avere sbagliato qualcosa visto mi sono rimaste un po’ mollicce ... forse non ho fatto assorbire tutto lo zucchero. L’idea originale era quella di ricoprirle di cioccolato fondente, ma non mi sembravano troppo presentabili, e allora ho pensato bene di utilizzarle come ripieno a mo’ di panettone.

La ricetta base per questo pane dolce è sempre presa dal blog di Piero, quella che lui chiama “Arturo con Poolish in atto unico”, e per la quale non finirò mai di ringraziarlo ... ne viene un pane morbido, soffice, buono aromatico, e soprattutto ... la mollica non si sbriciola. Provate!!

Ma veniamo a noi: vi descrivo qui di seguito il procedimento che ho seguito per ottenere un pane da 900 g (ideale se come me avete una Macchina del Pane con la vaschetta da 1 kg massimo, io ho la BM3983).

Ingredienti:
- 550 g di semola rimacinata di grano duro
- 400 g acqua tiepida
- 7 g lievito disidratato (io ho usato quello in bustina del LIDL)
- 12 g sale
- 10 g zucchero
- 60 g di scorza d’arancia candita, a pezzettini
- 60 g di muesli con l’uvetta
- 40 g di olio di semi
- ½ cucchiaio di zenzero in polvere

Procedimento:
Nella vaschetta della macchina del pane inserire nell’ordine:
- 400 g di acqua tiepida
- 400 g di semola
- 3,5 g di lievito


Avviare un programma di impasto per almeno 10 minuti, finché non viene una pastella liquida (niente paura, all’inizio sembra dura e grumosa .. ma poi passa!). Assicurarsi che tutta la semola venga impastata, io ho “aiutato” la paletta con una spatola di silicone.

Nel frattempo, mescolare i restanti 150 g di semola con i 60 g di canditi, i 60 g di muesli e il ½ cucchiaio di zenzero (aggiungendo i canditi a poco a poco alla farina e mescolando continuamente si evita che questi di appiccichino tra loro).

Quando è terminato l’impasto, spegnere la macchina e aggiungere, nell’ordine:
- la mescola precedentemente formata, in due fontanelle separate
- 12 g sale e 10 g zucchero, insieme in una fontanella
- 3,5 g di lievito nell’altra fontanella (non mescolarlo con il sale altrimenti il lievito si disattiva)
- i 40 g di olio distribuito equamente nei due angoli liberi.

Riaccendere la macchina, selezionare il programma con il timer (io ho selezionato il n°1), selezionando il peso di 1 kg. Il timer va programmato in modo che ci siano (come il buon Piero insegna) almeno 3 ore prima dell’avvio del programma. Io ho fatto in modo che la cottura terminasse mezz’ora prima di svegliarmi ...

Che odorino, che pervadeva tutta la casa, stamattina ...
Non ho saputo resistere e ho violato la regola d’oro che vieta di mangiare il pane appena sfornato perché troppo caldo ... era buono!! Però è ancora più buono adesso, che si è raffreddato!!

Le arance candite danno un’aroma a tutta la pagnotta, mentre lo zenzero quasi non si sente. Le prossime volte proverò a aumentare la quantità di canditi e di zenzero. Non è troppo dolce, proprio come piace a me ...

4 commenti:

Raffaella ha detto...

Lo voglio provare! Ma si potrà fare anche senza la macchina del pane? Spero di sì, perchè io adoro il profumino dello zenzero e dell'arancia!

Cristina ha detto...

Ciao Raffaella!!
Si, certo, la MdP semplicemente ti facilita la vita, perchè fe tutto lei l'impasto. Devi solo stare attenta a impastare bene bene.
Fammi sapere!

Piero ha detto...

Ciao Cristina, complimenti per l'esperimento. Ultimamente ho fatto pochi pani dolci, e con il grano duro deve risultare un sapore particolare. Sono curioso di provarlo anch'io.
Ho notato che hai messo poco zucchero, con l'uvetta del muesli è venuto abbastanza dolce per darlo a colazione ai miei pitoni senza che gli venga in mente di aprire la credenza per prendere i biscotti lasciando a me il pane?

Cristina ha detto...

Ciao Piero,
in effetti un po' di zucchero in più non guasterebbe, e credo che favorirebbe anche la lievitazione. A me è piaciuto così, anche perchè le arance candite e l'uvetta davano dolcezza sufficiente ... credo dipenda molto dal gusto personale!!!
Fammi sapere come ti viene l'esperimento!